28/08/2011
Marmitte nel canale degli Alberghi
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Quota
partenza: 376 |
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Classificazione:
EEA Attrezzatura: imbracatura, longe (non da ferrata), n.3 moschettoni, discensore, cordino. |
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Periodo consigliato: Da primavera sino a metà autunno
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Oggi andiamo a scoprire un itinerario nuovo sconosciuto alla massa degli
escursionisti, andremo a ridiscendere il canale degli Alberghi in corda doppia.
Il Canale degli alberghi è una
stretta forra, spesso caratterizzata da bruschi salti di livello che, a partire
dalle pendici del Monte Contrario, raggiunge il fondovalle poco sopra il paese
di Forno. Il regime del canale a carattere torrentizio e l'impetuosità delle
acque è tale da aver originato eccezionali manifestazioni erosive, che si sono
formate nel corso dei secoli ed in particolari condizioni geologiche, nell'alveo
dei torrenti si sono modellate delle profonde buche di forma cilindrica, a volte
perfettamente sferiche, originate dall'azione congiunta dell'acqua e dei
ciottoli trasportati dalla corrente impetuosa.
La rotazione di alcune grosse pietre sospinte in movimento dall'acqua durante
precipitazioni intense ha generato queste eccezionali manifestazioni
erosive soprannominate dalla tradizione popolare
"Marmitte dei Giganti"
Siamo in quattro: Bruno, Marco M. Marco M. e io, Alessandro.
Sono le 09,00 e ci troviamo alla località Casa Biforco a 3 Km dopo il
paese di Forno. da qui, lasciata l'auto iniziamo la nostra escursione
prendendo la marmifera; ogni volta che veniamo qui troviamo il paesaggio
stravolto, quando una strada passa da una parte quando dall'altra, sembra che
l'attività qui sia esclusivamente per il recupero dei detriti. Ci inoltriamo
verso sinistra lungo il sentiero n° 168 e sulla destra giungiamo alla cava
Romana posta a circa 500
metri, la vecchia Cava Romana è abbandonata, ma fino a qualche anno fa era
possibile entrare, mediante un cunicolo nel marmo, e visitare la cava che si
presenta come un’enorme voragine salendo un poco il sentiero.
Oggi il cunicolo è stato ostruito forse per impedire che incauti escursionisti
si avventurino per la cava stessa.
Il nome è rimasto alla nuova cava che sta coltivando intensamente la zona a
monte della vecchia cava che comunque non ha nulla a che fare con i romani
infatti l’attività estrattiva a Forno è iniziata nel 1800.
( quest'ultima descrizione per gentile concessione sito
http://www.escursioniapuane.com/itinerari/itinerario.aspx?Id_Itinerario=126
)
Proseguiamo sulla polverosa marmifera e su una curva troviamo ben
indicato il sentiero n° 167 che si sviluppa sulla via di lizza degli Alberghi e
come tale molto ripida.
La lizza è abbastanza ben conservata e ci permette di mantenere un passo
abbastanza costante, lungo il percorso troviamo delle deviazioni segnate di
fresco che servono per evitare le parti più ripide della lizza ma noi decidiamo
di percorrerla integralmente. Finalmente la lizza degrada e attraverso un
intaglio si apre sulla magnifica Valle degli Alberghi dominata dalla parete
sud-ovest del monte Contrario, salendo poi si apre alla Forbice del Grondilice a
sinistra ed al monte Cavallo a destra, mentre sotto la mole del Contrario si
vede la Casa degli Alberghi.
La Valle degli Alberghi e' un luogo solitario e selvaggio: qui il paesaggio
apuano si presenta con uno spettacolo irripetibile, con il contorno di alcune
tra le cime più belle, come il Contrario e il Cavallo. Unica presenza umana,
oltre ai residui di cava, e' la Casa degli Alberghi, quota 973, un grosso
edificio che dava ricovero ai cavatori ed e' situato alle pendici del Monte
Contrario (1789 m. s.l.m.): l'edificio va visitato perché e' un interessante
documento di archeologia del marmo. Subito dopo si incontra una vecchia cava
dov'e' ancora un piro di marmo, ricordo di quando i piri erano fatti di questo
minerale. Sotto la cava si trova, dentro il canale, una fonte perenne.
Lungo la lizza sono molte le testimonianze della fatica dei cavatori per
trasportare a valle i pesanti blocchi di marmo e prorio all'apertura dlla
valle vi è un piro solcato dalle innumerevoli volte che le corde sono state
avvolte ad esso.
Il sentiero è più dolce e costeggiamo il canale degli Alberghi ma a quota 810 mt.
in prossimità del sentiero dei Pradacetti per il Passo delle Pecore, entriamo
nel canale e lo scendiamo per alcuni metri sino a trovare il primo salto.
Nella forra c'è un silenzio incredibile e scendiamo abbastanza speditamente, non
troviamo molte " marmitte" ma quelle che ci sono, sono veramente belle,
particolari anche i vari scivoli levigati dall'erosione dell'acqua e notevoli
anche i lunghi salti anche verticali.
Ma eccoci All'ultimo salto e poi percorriamo il greto del canale per alcuni
metri, la strada marmifera è davanti a noi e sulla sinistra troviamo l'uscita su
una vecchia traccia di sentiero con resti di muri a secco. Visto che sono le
15,00 prima di raggiungere le auto pranziamo visto che siamo all'ombra.
Appena terminato ripartiamo e in breve rientriamo nel sentiero 167 che ci
conduce alla sterrata e in breve alle auto.